Relazioni in famiglia: la relazione con i tuoi genitori
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Come reagiranno i miei genitori di fronte alla malattia?
I tuoi genitori probabilmente saranno molto preoccupati per te. Vogliono proteggerti e farti sentire meglio, ma si rendono conto di non poterlo fare. Sentono di non avere controllo della situazione e di conseguenza sono spaventati.
E’ possibile che diventino iperprotettivi; ad esempio, ti diranno di non stancarti, o che non puoi uscire con i tuoi amici, o insisteranno perché tu mangi. Tutto ciò può essere frustrante.
E’ utile che tu e i tuoi genitori abbiate informazioni chiare e consigli su cosa puoi fare e cosa non puoi fare. In alcuni periodi della chemioterapia potresti essere a rischio infezioni. In questo periodo, non è consigliabile avere attorno persone che non sono in buona salute.
Infermieri e dottori ti daranno le informazioni necessarie, ed è consigliabile discuterne tutti insieme.
E’ inoltre possibile che i tuoi genitori avessero dei problemi personali legati a soldi, lavoro o altro prima del cancro e di cui tu non eri al corrente.
Se ciò dovesse essere il caso, ricordati che non è colpa tua. Gli assistenti sociali e i consulenti conoscono queste realtà e possono aiutare i tuoi genitori, così come possono aiutare te.
I tuoi genitori probabilmente saranno molto preoccupati per te. Vogliono proteggerti e farti sentire meglio, ma si rendono conto di non poterlo fare. Sentono di non avere controllo della situazione e di conseguenza sono spaventati.
E’ possibile che diventino iperprotettivi; ad esempio, ti diranno di non stancarti, o che non puoi uscire con i tuoi amici, o insisteranno perché tu mangi. Tutto ciò può essere frustrante.
E’ utile che tu e i tuoi genitori abbiate informazioni chiare e consigli su cosa puoi fare e cosa non puoi fare. In alcuni periodi della chemioterapia potresti essere a rischio infezioni. In questo periodo, non è consigliabile avere attorno persone che non sono in buona salute.
Infermieri e dottori ti daranno le informazioni necessarie, ed è consigliabile discuterne tutti insieme.
E’ inoltre possibile che i tuoi genitori avessero dei problemi personali legati a soldi, lavoro o altro prima del cancro e di cui tu non eri al corrente.
Se ciò dovesse essere il caso, ricordati che non è colpa tua. Gli assistenti sociali e i consulenti conoscono queste realtà e possono aiutare i tuoi genitori, così come possono aiutare te.

Come dico ai miei genitori quello che voglio?
Crescendo, è normale voler essere indipendenti. Quando non ti senti bene, però, hai bisogno del supporto della tua famiglia – specialmente in momenti cruciali come ricevere la diagnosi dal medico o quando ti senti veramente giù durante la terapia.
Potrebbe essere difficile chiedere o accettare aiuto, ma ricorda che tutti, prima o poi, abbiamo bisogno di qualcuno che si prenda cura di noi.
Se hai paura di sentirti soffocato dalle loro attenzioni, spiega chiaramente e con calma come vuoi che si comportino nei tuoi confronti; dì chiaramente se vuoi rimanere un po’ solo.
I genitori non leggono nella mente, e anche se in generale cercano sempre di fare la cosa giusta, tutti facciamo degli errori. Aiutali ad aiutarti.
Alcuni giovani con il cancro sono spaventati all’idea di raccontare ai genitori quello che stanno provando perché hanno paura di turbarli. Sanno che i loro genitori si stanno facendo coraggio e stanno facendo del loro meglio per rimanere allegri e forse si preoccupano di parlare del problema per paura d'intristirli. E’ un timore comprensibile, ma le persone che ti sono più vicine in generale preferiscono sapere quello che pensi e come ti senti realmente.
Può anche essere complicato parlare di cose serie e difficili guardandosi negli occhi, o quando qualcuno viene a trovarti in ospedale e sai che presto dovrà andarsene.
Se ne hai la possibilità, è più facile parlare di cose importanti quando stai facendo altro. Magari mentre tua mamma sta guidando per portarti in ospedale o state sistemando in cucina. Quando il centro dell’attenzione non sei tu, è molto più semplice dire come ti senti.
Crescendo, è normale voler essere indipendenti. Quando non ti senti bene, però, hai bisogno del supporto della tua famiglia – specialmente in momenti cruciali come ricevere la diagnosi dal medico o quando ti senti veramente giù durante la terapia.
Potrebbe essere difficile chiedere o accettare aiuto, ma ricorda che tutti, prima o poi, abbiamo bisogno di qualcuno che si prenda cura di noi.
Se hai paura di sentirti soffocato dalle loro attenzioni, spiega chiaramente e con calma come vuoi che si comportino nei tuoi confronti; dì chiaramente se vuoi rimanere un po’ solo.
I genitori non leggono nella mente, e anche se in generale cercano sempre di fare la cosa giusta, tutti facciamo degli errori. Aiutali ad aiutarti.
Alcuni giovani con il cancro sono spaventati all’idea di raccontare ai genitori quello che stanno provando perché hanno paura di turbarli. Sanno che i loro genitori si stanno facendo coraggio e stanno facendo del loro meglio per rimanere allegri e forse si preoccupano di parlare del problema per paura d'intristirli. E’ un timore comprensibile, ma le persone che ti sono più vicine in generale preferiscono sapere quello che pensi e come ti senti realmente.
Può anche essere complicato parlare di cose serie e difficili guardandosi negli occhi, o quando qualcuno viene a trovarti in ospedale e sai che presto dovrà andarsene.
Se ne hai la possibilità, è più facile parlare di cose importanti quando stai facendo altro. Magari mentre tua mamma sta guidando per portarti in ospedale o state sistemando in cucina. Quando il centro dell’attenzione non sei tu, è molto più semplice dire come ti senti.