
L’oncologo è lo specialista che si occupa del trattamento non chirurgico del tumore. Solitamente è tra i primi specialisti a visitare il malato, anche se alcune patologie molto specifiche possono essere gestite principalmente da altre figure professionali. Ad esempio, una persona con un tumore testa-collo può essere seguita dallo specialista otorinolaringoiatra. L’oncologo rimane comunque una figura di riferimento, che idealmente viene coinvolta in tutto il processo di cura.
L’anatomopatologo è uno dei primi specialisti ad essere coinvolto, poiché gioca un ruolo chiave nella diagnosi del cancro. Questo specialista esamina campioni di tessuto e di cellule, a occhio nudo e con vari tipi di microscopio, per verificare:
I radiologi sono coinvolti nella diagnosi e nella valutazione periodica dei malati oncologici. Essi utilizzano vari tipi di strumentazioni per ottenere ed interpretare immagini del tumore, ad esempio con raggi X e risonanza magnetica.
I radioterapisti somministrano ai malati radiazioni a scopo terapeutico, in maniera controllata per eliminare il tumore o ridurne le dimensioni.
Il gastroenterologo, il ginecologo, l’otorinolaringoiatra, l’urologo, il dermatologo e altri specialisti possono partecipare alla diagnosi e al trattamento dei tumori.
Gli specialisti in chirurgia generale e in chirurgia plastica intervengono per risolvere problemi legati alla funzionalità di un organo. Ad esempio, quando viene rimossa una parte dell’intestino e occorre creare una via di evacuazione delle feci, o se, per ragioni estetiche, si interviene dopo la rimozione di un tumore del seno o della testa e del collo.
Gli ematologi sono specializzati nel trattamento delle leucemie e di altri tumori del sangue e del sistema linfatico.
I dietologi sono spesso necessari perché il cancro e i suoi trattamenti causano perdita di peso e a volte diminuzione dell’appetito, nausea e vomito.
Gli specialisti di cure palliative si occupano di controllare i sintomi provocati dai tumori, soprattutto negli stadi più avanzati.
Il personale infermieristico gioca un ruolo chiave nel processo di cura e, in particolare:
Il farmacista ospedaliero può non avere un contatto diretto con il malato, ma è responsabile di assicurare:
Gli assistenti sociali, le Associazioni di malati e i gruppi di volontariato assistono i malati nel gestire alcuni aspetti della vita correlati al cancro e alle sue cure. Ad esempio questioni sociali, burocratiche o economiche.
Gli psicologi possono intervenire fornendo supporto, sia al malato che alla sua famiglia, per accettare meglio la diagnosi e affrontare in modo adeguato il percorso terapeutico.
Gli specialisti di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) in molti Centri collaborano con i medici che seguono i malati di cancro, applicando procedure che permettono di salvaguardare la possibilità di procreare nei soggetti in età fertile che sono sottoposti a cure che potrebbero renderli infertili o sterili.
Fonte Fondazioneserono.org
L’anatomopatologo è uno dei primi specialisti ad essere coinvolto, poiché gioca un ruolo chiave nella diagnosi del cancro. Questo specialista esamina campioni di tessuto e di cellule, a occhio nudo e con vari tipi di microscopio, per verificare:
- se nel campione di tessuto esaminato sono presenti cellule tumorali;
- in caso ci siano cellule tumorali, se derivano dallo stesso tessuto nelle quali vengono rilevate o se provengono da qualche altro tessuto;
- la tendenza delle cellule a “invadere” il tessuto circostante, per definire il grado e lo stadio del tumore;
- altre caratteristiche del tumore (p.es. il coinvolgimento dei linfonodi) che influenzano la scelta del trattamento.
I radiologi sono coinvolti nella diagnosi e nella valutazione periodica dei malati oncologici. Essi utilizzano vari tipi di strumentazioni per ottenere ed interpretare immagini del tumore, ad esempio con raggi X e risonanza magnetica.
I radioterapisti somministrano ai malati radiazioni a scopo terapeutico, in maniera controllata per eliminare il tumore o ridurne le dimensioni.
Il gastroenterologo, il ginecologo, l’otorinolaringoiatra, l’urologo, il dermatologo e altri specialisti possono partecipare alla diagnosi e al trattamento dei tumori.
Gli specialisti in chirurgia generale e in chirurgia plastica intervengono per risolvere problemi legati alla funzionalità di un organo. Ad esempio, quando viene rimossa una parte dell’intestino e occorre creare una via di evacuazione delle feci, o se, per ragioni estetiche, si interviene dopo la rimozione di un tumore del seno o della testa e del collo.
Gli ematologi sono specializzati nel trattamento delle leucemie e di altri tumori del sangue e del sistema linfatico.
I dietologi sono spesso necessari perché il cancro e i suoi trattamenti causano perdita di peso e a volte diminuzione dell’appetito, nausea e vomito.
Gli specialisti di cure palliative si occupano di controllare i sintomi provocati dai tumori, soprattutto negli stadi più avanzati.
Il personale infermieristico gioca un ruolo chiave nel processo di cura e, in particolare:
- somministra i farmaci prescritti dai medici;
- controlla le condizioni del malato durante e dopo la somministrazione del trattamento;
- aiuta i malati nella riabilitazione, collaborando con fisioterapisti e riabilitatori;
- fornisce informazioni ai malati e ai loro familiari sulla gestione della cura e delle possibili reazioni tossiche ai farmaci e dà consigli pratici su eventuali altri problemi causati dalla terapia.
Il farmacista ospedaliero può non avere un contatto diretto con il malato, ma è responsabile di assicurare:
- disponibilità delle corrette quantità di farmaco utili a soddisfare le necessità della struttura;
- verifica che la dose di chemioterapia o terapia biologica sia appropriata alla superficie corporea e al peso del soggetto;
- in alcuni casi controlla che la dose di farmaco sia conforme al protocollo sperimentale di trattamento, nel caso in cui il paziente partecipi ad uno studio clinico.
Gli assistenti sociali, le Associazioni di malati e i gruppi di volontariato assistono i malati nel gestire alcuni aspetti della vita correlati al cancro e alle sue cure. Ad esempio questioni sociali, burocratiche o economiche.
Gli psicologi possono intervenire fornendo supporto, sia al malato che alla sua famiglia, per accettare meglio la diagnosi e affrontare in modo adeguato il percorso terapeutico.
Gli specialisti di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) in molti Centri collaborano con i medici che seguono i malati di cancro, applicando procedure che permettono di salvaguardare la possibilità di procreare nei soggetti in età fertile che sono sottoposti a cure che potrebbero renderli infertili o sterili.
Fonte Fondazioneserono.org
Questa sezione è a scopo puramente informativo. L'immagine è presa da google a scopo illustrativo.